dora
(lunedì 19 novembre 2012)
Categoria: Sogno
Speranza in Israele....
No, non è quello che sembra. Non vedo nessuna apertura nella politica del martoriato Medio Oriente.Solo che stamattina è partita per Tel Aviv, la mia amica che ha la SLA. In Israele le faranno il prelievo delle cellule staminali e le faranno riprodurre in vitro. Poi invieranno queste cellule in Svizzera dove finalmente lei potrà andare in un secondo tempo per fare il trapianto. Che traffico, vero? Il fatto è che in Israele fanno sole la coltura, mentre in Svizzera fanno l'intervento di trapianto vero e proprio. In Italia credo che il tutto sia solo ancora in una fase sperimentale. Ma d'altra parte, cosa fareste voi se piano piano la distrofia salisse dalle gambe verso il tronco, rendendo il respiro sempre più difficoltoso?!
Due settimane fa (come sempre il venerdì sera) eravamo a casa sua per il solito burraco, ma, un semplice raffreddore: che pena, sembrava dovesse soffocarsi dopo ogni starnuto.
Perciò questo è il suo viaggio della speranza, l'ultima.....
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Assunta
(martedì 20 novembre 2012)
00:04 del 20-11-2012
Io cara Dora, vivo costantemente con il terrore delle malattie, la mia fifa al solo pensiero mi fa stare male, quindi non riesco a mettermi nei panni coraggiosi della tua amica. Forse quando la malattia arriva, si riproducono anche gli anticorpi del coraggio, magari dalla disperazione o trovandosi in mezzo, bisogna per forza di cose fare buon viso a cattivo gioco, non saprei. Auguro alla tua amica, che il viaggio della speranza sia per lei come l'inizio di una nuova rinascita e che nonostante vada nel paese della...morte, rappresenti per lei soltanto la vita.
Io cara Dora, vivo costantemente con il terrore delle malattie, la mia fifa al solo pensiero mi fa stare male, quindi non riesco a mettermi nei panni coraggiosi della tua amica. Forse quando la malattia arriva, si riproducono anche gli anticorpi del coraggio, magari dalla disperazione o trovandosi in mezzo, bisogna per forza di cose fare buon viso a cattivo gioco, non saprei. Auguro alla tua amica, che il viaggio della speranza sia per lei come l'inizio di una nuova rinascita e che nonostante vada nel paese della...morte, rappresenti per lei soltanto la vita.
Nik
(martedì 20 novembre 2012)
Non trovo giusto che l'umanita' debba soffrire a causa delle malattie dopo una vita trascorsa in compagnia di così poche gioie e di così tante tribolazioni tra malanni fisici e delusioni morali. Nel momento del trapasso...un colpo solo, uno solo, durante il sonno. Ma questa è una considerazione abbastanza puerile e poco coraggiosa, lo riconosco; ma è anche un anelito comune a tutti. Mi viene in mente un piccolo passaggio dall' Amleto di Shakespeare : morire:dormire, nient'altro; e con un sonno dir che noi poniam fine allo strazio del cuore e alle mille iatture che la carne eredita nascendo." Purtroppo non è così e queste considerazioni mi portano a ritenermi non solo poco coraggioso ma anche immaturo.
Assunta
(martedì 20 novembre 2012)
23:40 del 20-11-2012
No! Mio caro Nik, non sei ne poco coraggioso e ne tantomeno immaturo, sei soltanto un essere umano come tutti noi comuni mortali, con le nostre paure per tutto ciò che non è alla nostra portata. Anche mia madre diceva sempre: ho paura della morte e prego Dio che mi faccia addormentare per sempre nel sonno, tutti vorremmo trapassare così, senza soffrire e senza tribulare, ma purtroppo la sorte poi decide diversamente. Comunque caro amico, per il
momento siamo vivi anche se diversamente giovani, e la nostra voglia di stare al mondo, ci porta a non pensare alle cose estreme.
No! Mio caro Nik, non sei ne poco coraggioso e ne tantomeno immaturo, sei soltanto un essere umano come tutti noi comuni mortali, con le nostre paure per tutto ciò che non è alla nostra portata. Anche mia madre diceva sempre: ho paura della morte e prego Dio che mi faccia addormentare per sempre nel sonno, tutti vorremmo trapassare così, senza soffrire e senza tribulare, ma purtroppo la sorte poi decide diversamente. Comunque caro amico, per il
momento siamo vivi anche se diversamente giovani, e la nostra voglia di stare al mondo, ci porta a non pensare alle cose estreme.
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